venerdì 16 settembre 2011

I pozzi - La Laguna del Calich


Questa immagine è presa da un vecchio libro sulla Sardegna che veniva distribuito nelle scuole negli anni cinquanta-settanta. 
Giovani, bambini, anziani sono in piazza per attingere l'acqua  da una autobotte. Da notare i recipienti (credo che fossero di ferro e stagno), già pesanti quando erano vuoti. Qui si vedono anche diversi contenitori di plastica. 
Ricordo personalmente che negli anni cinquanta ad Alghero l'acqua era molto scarsa. Non c'era ancora l'invaso del Bidighinzu (l'acquedotto è entrato in funzione a Sassari il 24 luglio 1960) e ad Alghero arrivava l'acqua di Briai, un'acqua molto buona ma anche molto scarsa. Durante l'estate, soprattutto nelle periferie, i rubinetti restavano a secco. Allora ogni due, tre giorni arrivava un'autobotte. Occorreva uscire per strada con i recipienti e attendere che arrivasse il mezzo. A volte veniva di mattina, a volte nel pomeriggio con un sole cocente, eppure occorreva aspettare il suo arrivo. L'acqua che si riusciva a raccogliere doveva servire per tutti gli usi: cucina, lavaggi, bagno ...
Infine anche da noi arrivò l'acqua del Bidighinzu. Certo non era per niente buona, aveva un saporaccio, ma dovevamo accontentarci. 
Nel 1971 ad Alghero vi fu una nuova grave crisi con la diminuzione del 50% dell'apporto idrico. Il grave problema si risolse poi con la costruzione di nuovi invasi.

Immagine collegata al post n° 7 del blog:
http://blog.libero.it/LaPietraiaAHO/





Una veduta della laguna del Calich (Marzo 2006)


Qui  vediamo anche Fertilia e notiamo la fascia di dune che nel tempo hanno creato la Laguna separandola dal mare. Un canale molto stretto collega la laguna con il mare. 
Il Calich viene da molti considerato uno stagno. (Marzo 2006)

Post n° 8 del blog:
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